Post

Visualizzazione dei post da 2015

Tra Surreaslismo e Afa.

Primo Sabato di quasi estate, una giornata cielo sereno con sole e a tratti afa, tanta afa. Sotto il sole della Versilia, sotto le tende di un gazebo i discorsi vagano da un'area semantica all'altra. Si parla di  gallerie, fiere, mercanti e collezionisti, di arte ma soprattutto di storia. Perchè si sa che l'arte è qualcosa che fa esplodere la storia, la dove non c'è Storia non c'è nulla.C'è il puro movimento, puro, purissimo. Pensieri e considerazioni  vagano accompagnati dalla solenne convinzione dei mezzi di analisi e di oratoria che li accompagnano. E mentre si parla di mercati poco chiari, meccanismi osceni e artisti dalle idee obsolete con assoluto candore il padrone di casa ci pone un quesito : Chi è stato il primo pittore surrealista della Storia dell' Arte? Commensali arrivati dall'Uruguay rispondono di primo acchitto :Bosch. Risposta sbagliata, o almeno non proprio esatta. Ma perchè? Il labirinto affascinante dell'immaginazione di Hierony

Ripetuta Juvant?

Ce l'hanno insegnato a scuola, e ce l'hanno insegnato in latino che le cose ripetute giovano. Può essere; ma io credo invece, memore delle ripetute prediche, subite dall'infanzia, che diventino terribilmente noiose. Piú di Schelling quando ribadisce il concetto  che l'arte cominci dove il sapere ci pianta in asso, ma sempre meno di Kant e il suo giudizio estetico, che ai tempi già del Liceo non riuscivo a farmi piacere. Come se,  in una sola esistenza, si potesse già in giovane età riuscire a criticar la ragion pura! Eppure, sono convinta che la mente possa giungere facilmente ad esiti stupendi nell'accordo tra immagini ingenue di anime semplici, ma senza l'arroganza di certi filosofi che finiscono per diventare ripetitivi. Ma d'altra parte tutto si ripete intorno a noi, come un ciclo continuo e questo lo diceva Zenone, che piú di tutto amò i Paradossi, che ciclicamente tutto si sarebbe ripetuto e sarebbero rinati gli stessi uomini per compiere le stesse

La Serenissima in attesa

Venezia, La Serenissima, La Dominante, La Regina dell'Adriatico. Venezia, appoggiata sul mare, una dolce ossessione per turisti innamorati e giovani yankee americani. E ancora Venezia, la città di Giacomo Casanova, di Tintoretto, Tiepolo, Tiziano e Canaletto ma anche di Peggy Guggenheim., in questi giorni si strapopola di nuovi vecchi turisti. Quelli del mondo dell'arte contemporanea ma soprattutto quelli dell'arte  "astratta" , sedicente, millantata, mai studiata. Addetti ai lavori, sedicenti curatori,insignificanti e grandi galleristi altrettanti insignificanti e grandi artisti che vi si recano per quella kermesse chiamata Biennale di Venezia. Dal 1895 continua senza tregua ad essere tra le esposizioni d'arte una delle piú antiche. Voluta da certi intellettuali Veneziani la Biennale ad ogni edizione si espande sempre di piú, e tutti  impazzano tra mostre, vaporetti , feste e palazzi in cui si sente ancora l'odor dell'acqua alta. Mi piace Venezia

Oltre quel Giardino Segreto

Ci sono giorni come questo, in cui a tratti mi sembra di aver realizzato ciò che per una vita intera chiunque ha sperato. Come uno sguardo puntato dalla terra al cielo che promette qualcosa di diverso, che promette di fendere un velo e aizza all'ira di chi e' complice del mondo cosí com'e, ricordando ciò che bisognerebbe scacciare da noi stessi. E ancora.. Ci sono giorni come questo, in cui ritorni bambina e il giardino segreto l'hai trovato anche tu, e quel film che in VHS guardavi a ripetizione adesso é il tuo, e al posto di quella bambina c'é una mezza donna acerba , le cui contraddizioni superano i pregi e gli stati d'animo sono contrastanti. Da una parte l'emozione della scoperta di quel giardino segreto tanto caro al cuore, e dall'altra parte proprio "oltre il giardino" la sensazione di inadeguatezza che cerchi di scacciare senza riuscirvi. Sta lí davanti a te a gambe tese e a mandarla via ti sembra quasi di farle del male. Ecco come m

Et Voilà : Scoperte e Massacri secoli dopo.

Il Buongiorno si vede dal mattino, o a volte dalla sera prima. Non so, oggi mi sono svegliata che mi fa male tutto, soprattutto il cuore, e da tutto sono infastidita, e di nuovo, soprattutto dal cuore. Dovrei riconsiderare di ribattezzare il nome di questo blog, con qualcosa di più  allettante di più semplice ed efficace. Perchè a pensarci bene questo : "Der Sturm & Nouvelle Peinture" a tratti mi pare troppo grazioso e decorativo, e a pensarci ancora meglio trovo più indicato un titolo da "pagine corsare" e non me ne voglia Pasolini che tanto alla sua indecente grazia i miei scritti mai potranno aspirare. Ci vorrebbe un nuovo Titolo, che tenga in sè il tono divertito del dilettante, colto altolocato avezzo alle stravaganze del pensiero e che abbia una certa facoltà di incantare la gente con le chiacchiere, che  accompagni quest'apparente sprovvedutezza e il disordine della vita, qualcosa del tipo : "Scoperte e Massacri" .  Che a pensarci bene

Il disagio della Maniera

Giornata cielo sereno con pioggia, oggi in una quasi fine d'aprile senza sole. Dovrei scrivere più o meno una dozzina di testi,tra ricerche, presentazioni e vattelapesca ma oggi  vago da un'area semantica all'altra senza ispirazione. Questo perchè, come ho sempre scritto di me, sono devota e senza costanza o semplicemente oggi non mi va. Lungi da me il manierismo della penna, e per manierismo intendo quel mercimonio che colse Francis Bacon e Kokoscha per non parlare di De Chirico, costretto però da quel Cerbero di sua moglie. Una parte ,abbastanza, consapevole di me stessa, è da sempre convinta, che è solo una questione di tempo e Francis Bacon verrà presto tolto dai manuali di storia dell'arte... e non me ne vogliano i benemeriti Argan, Bertelli, Briganti e bla bla bla... ma se dobbiamo parlare di pittura e di grandi artisti il caro "Ciccio Pancetta", sta fuori dalla grazia dell'arte. D'altra parte però mi ritrovo incompresa e denigrata quando fo

Tra Dannazione e Salvezza

Ci sono tante cose di cui vorrei scrivere, ma forse al momento una sola... Una soltanto ma grande ed infinita come il mare. Indicibile, inscrivibile perchè ingannevole è il cuore sopra ogni cosa. Stamattina mi sono svegliata presto. Al primo rintocco di campane, per essere precisi. Ultimamente il mio sonno è molto più simile ad una lunghissima veglia. Vigile nel sonno, ancora più vigile nel giorno... "le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà, verrà il giudizio e Faust sarà dannato". Una dannazione terrena eterna da cui davvero solo con le buone azioni e la redenzione dai peccati potremmo salvarci? Non si sà, forse bisogna solo avere fede e la consapevolezza di una coscienza pulita, anche se è per la maggior parte delle volte sbiadita,per non dire tradita. Lo sapeva bene Tullio che uccide L'innocente, o meglio di lui lo sapeva D'annunzio che quell'innocente lo uccise per mano di Tullio. D'altronde ci dovrebbe essere scritto da qualche part

Il giorno del Silenzio o de Il giuramento degli Orazi -

Immagine
Al silenzio nel giorno del Sabato Santo, segue la Notte di veglia, "la veglia madre di tutte le veglie" (Sant'Agostino) per commemorare la Resurrezione di Cristo. Come fedeli pellegrini dinnanzi all'altare del Redentore, aspettiamo che le nostre candele si illuminino, per vincere le tenebre, per vincere con Cristo quella nemica chiamata morte, e come pellegrini speriamo in quel Cristo che da un millennio torna sempre a salvarci. Speranza di salvezza da ogni peccato, speranza che i nostri desideri più segreti e intimi vengano esauditi, e le nostre preghiere vengano accolte. Ma in cuor mio mi chiedo : Vorrei davvero essere salvata? ... Una leggenda molto antica narra che dalla croce dove Gesù ,detto il Cristo per molti, soffrì e patí fino alla morte, sgorgassero delle spille di sangue che appena toccavano il terreno si tramutavano in rose. Queste rose vennero definite "Le Rose di San Giovanni con i cinque petali".,ed hanno un significato talmente grande, t

Il giorno del Silenzio o de Il giuramento degli Orazi - Sliding doors

Al silenzio nel giorno del Sabato Santo, segue la Notte di veglia, "la veglia madre di tutte le veglie" (Sant'Agostino) per commemorare la Resurrezione di Cristo. Come fedeli pellegrini dinnanzi all'altare del Redentore, aspettiamo che le nostre candele si illuminino, per vincere le tenebre, per vincere con Cristo quella nemica chiamata morte, e come pellegrini speriamo in quel Cristo che da un millennio torna a salvarci. Speranza di salvezza da ogni peccato, speranza che i nostri desideri più segreti e intimi vengano esauditi, e le nostre preghiere vengano accolte. Ma in cuor mio mi chiedo : Vorrei essere salvata? Credo che ci sia un profondo bisogno di salvezza che abita il fondo del cuore di ciascun essere umano, ma che a stento riusciamo ad accettare. Teniamo questo bisogno di salvezza nell'abisso dei nostri cuori e rigorosamente evitiamo di pronunciare questo bisogno innato, per paura di ammettere le nostre debolezze. Oggi  nel giorno del silezio che pre

Fugacemente, Kit Marlowe

Immagine
Ho  pensato che William Shakespeare fosse il  grande tra i più grandi, quando, da davvero molto piccola, leggevo Sogno di una notte di Mezza Estate, ed ero ancora troppo infante  per rendermi conto di quanto l'amore a volte potesse distruggere. Questo però risale ai tempi della mia Quarta Elementare, e la mia insegnante madrelingua, che mi pare si chiamasse Louise, che molto mi affascinava per quell'aria diciamo un po da divoratrice di Porridge a tutte le ore, mi faceva leggere Shakespeare affinchè non mi annoiassi con banalità illustrate per bambini con un QI dormiente. Beh chiaro, anche il mio Sogno di una notte di mezza estate, era alquanto semplificato, facente parte della cosiddetta collana per bambini, ma a me piaceva quasi quanto i racconti di Bosco di Rovo che rileggevo spesso.  Già da bambina, avevo questa brutta abitudine a leggere e rileggere sempre le stesse cose, quasi sentissi già allora, l'esigenza di imprimere nella mente intere frasi, a volte anche peri

Vincent Van Gogh : Perchè non Parli?

Immagine
I festeggiamenti per il 125° anniversario dalla morte di Vincent Van Gogh, non sono ancora riuscita a capire se mi turbino leggermente oppure se mi lascino indifferente..Non lo so, credo di non aver avuto molto tempo per rifletterci su. D'altra parte, ultimamente ho sempre meno tempo per pensare, o dovrei dire che sono spesso presa da me stessa, che non c'è Van Gogh che tenga, almeno che non sia in vendita e abbia un'ottima documentazione, ma soprattutto il quadro esista davvero!! Ecco, il peggior incubo di un Art Dealer : opere in vendita che non solo sono improponibili ma che ad occhio nudo riusciresti a schivare in un istante.. e lo sapeva bene il caro Della Zorza che di falsi di Van Gogh ne ha fatti parecchi, d'autore s'intende, come  Leo Nardus prima di lui!!!! Forse potremmo festeggiare così questo anniversario... facendo saltar fuori tutti i falsi, d'autore, liberando finalmente il mercato dell'arte moderna,da queste tele che fluttuano nel mondo

Divagazioni per un'opera aperta.

Immagine
Stamattina mi è capitato di leggere un blog sull'arte, non il mio s'intende, ma di un'altra altrettanto anonima, da non perderci la testa. Apro l'ultimo post dedicato alla minuziosa spiegazione di un'artista di non so dove,ma di tardo ottocento senza dubbio. Leggo i primi paragrafi e mi chiedo se il tedio possa uccidere come un'arma contundente, e forse la risposta é sí! ... Mi chiedo,inoltre, come si faccia a scrivere di opere d'arte senza che non prevalghi l'emozione, un'emozione anche da poco. Forse è una questione di stile, c'e chi accademista per scelta ,o per difesa, sceglie un'approccio più informale ma minuzioso, algido ma esaustivo, e c'é chi l'accademismo lo conosce lo maneggia e lo supera, scegliendo un'approccio emozionale e non nel particolare, reinterpretandolo alla maniera del tanto bravo Baudelaire con un pizzico di quello che Gianni Toti il poetronico avrebbe definito poemetanoia. Sì avete letto bene : Poemetàno

Tracce di Mascara di donne che non vogliono solo le rose, o semplicemente rendez vous con Silvia Viganò.

Immagine
Conosco Silvia Viganò, ormai da un po di anni,  come artista e come amica.  Si diventa intevitabilmente amiche degli artisti che si seguono, solo dei più meritevoli però, perchè il rapporto che si crea quando si entra in contatto con la loro produzione artistica e la si inizia ad assimilare, a spiegare e descrivere, è abbastanza intimo. Non lo faccio con molti, vengo dal mondo classico, e seleziono con cura, gli artisti che decido di seguire.  Con Silvia è stato amore a prima vista, viaggiavamo, allora e soprattutto oggi, sulla stessa lunghezza d'onda. Ricordo ancora la prima volta che la incontrai ad una fiera a Milano, il suo era uno degli stand più vivi, più patinati, più femminili. Si faceva spazio tra il grigiore di galleristi affranti dalla crisi e da artisti che scarabbochiano i loro atti di sperimentazione. Rimasi colpita dalle sue figura femminili eteree e leggiadre, ma alcontempo spiritose, fashion e intense. Sempre al centro delle sue opere, le donne  di Silvia, i