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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Fugacemente, Kit Marlowe

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Ho  pensato che William Shakespeare fosse il  grande tra i più grandi, quando, da davvero molto piccola, leggevo Sogno di una notte di Mezza Estate, ed ero ancora troppo infante  per rendermi conto di quanto l'amore a volte potesse distruggere. Questo però risale ai tempi della mia Quarta Elementare, e la mia insegnante madrelingua, che mi pare si chiamasse Louise, che molto mi affascinava per quell'aria diciamo un po da divoratrice di Porridge a tutte le ore, mi faceva leggere Shakespeare affinchè non mi annoiassi con banalità illustrate per bambini con un QI dormiente. Beh chiaro, anche il mio Sogno di una notte di mezza estate, era alquanto semplificato, facente parte della cosiddetta collana per bambini, ma a me piaceva quasi quanto i racconti di Bosco di Rovo che rileggevo spesso.  Già da bambina, avevo questa brutta abitudine a leggere e rileggere sempre le stesse cose, quasi sentissi già allora, l'esigenza di imprimere nella mente intere frasi, a volte anche peri

Vincent Van Gogh : Perchè non Parli?

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I festeggiamenti per il 125° anniversario dalla morte di Vincent Van Gogh, non sono ancora riuscita a capire se mi turbino leggermente oppure se mi lascino indifferente..Non lo so, credo di non aver avuto molto tempo per rifletterci su. D'altra parte, ultimamente ho sempre meno tempo per pensare, o dovrei dire che sono spesso presa da me stessa, che non c'è Van Gogh che tenga, almeno che non sia in vendita e abbia un'ottima documentazione, ma soprattutto il quadro esista davvero!! Ecco, il peggior incubo di un Art Dealer : opere in vendita che non solo sono improponibili ma che ad occhio nudo riusciresti a schivare in un istante.. e lo sapeva bene il caro Della Zorza che di falsi di Van Gogh ne ha fatti parecchi, d'autore s'intende, come  Leo Nardus prima di lui!!!! Forse potremmo festeggiare così questo anniversario... facendo saltar fuori tutti i falsi, d'autore, liberando finalmente il mercato dell'arte moderna,da queste tele che fluttuano nel mondo

Divagazioni per un'opera aperta.

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Stamattina mi è capitato di leggere un blog sull'arte, non il mio s'intende, ma di un'altra altrettanto anonima, da non perderci la testa. Apro l'ultimo post dedicato alla minuziosa spiegazione di un'artista di non so dove,ma di tardo ottocento senza dubbio. Leggo i primi paragrafi e mi chiedo se il tedio possa uccidere come un'arma contundente, e forse la risposta é sí! ... Mi chiedo,inoltre, come si faccia a scrivere di opere d'arte senza che non prevalghi l'emozione, un'emozione anche da poco. Forse è una questione di stile, c'e chi accademista per scelta ,o per difesa, sceglie un'approccio più informale ma minuzioso, algido ma esaustivo, e c'é chi l'accademismo lo conosce lo maneggia e lo supera, scegliendo un'approccio emozionale e non nel particolare, reinterpretandolo alla maniera del tanto bravo Baudelaire con un pizzico di quello che Gianni Toti il poetronico avrebbe definito poemetanoia. Sì avete letto bene : Poemetàno

Tracce di Mascara di donne che non vogliono solo le rose, o semplicemente rendez vous con Silvia Viganò.

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Conosco Silvia Viganò, ormai da un po di anni,  come artista e come amica.  Si diventa intevitabilmente amiche degli artisti che si seguono, solo dei più meritevoli però, perchè il rapporto che si crea quando si entra in contatto con la loro produzione artistica e la si inizia ad assimilare, a spiegare e descrivere, è abbastanza intimo. Non lo faccio con molti, vengo dal mondo classico, e seleziono con cura, gli artisti che decido di seguire.  Con Silvia è stato amore a prima vista, viaggiavamo, allora e soprattutto oggi, sulla stessa lunghezza d'onda. Ricordo ancora la prima volta che la incontrai ad una fiera a Milano, il suo era uno degli stand più vivi, più patinati, più femminili. Si faceva spazio tra il grigiore di galleristi affranti dalla crisi e da artisti che scarabbochiano i loro atti di sperimentazione. Rimasi colpita dalle sue figura femminili eteree e leggiadre, ma alcontempo spiritose, fashion e intense. Sempre al centro delle sue opere, le donne  di Silvia, i

Le donne,l'arte, tra ieri, oggi e domani.

Mimose , rose, fiori di qualsiasi tipo per l'8 Marzo. Io mi sono svegliata rintotita e non é colpa di nessun jet lag. Tutto un mondo femminile oggi é in festa. Me ne sto sdraiata e penso che é davvero un po che non scrivo un post. Forse i miei pensieri, gelosi di esistere su pagine pubbliche facilmente reperibili con motori di ricerca,si rifiutano di veder la luce. Ma oggi che le donne, si autocelebrano aspettandosi mimose, auguri e belle parole a me viene in mente che forse avere solo un giorno all'anno non é poi cosí tanto esaltante e anche che forse dovremmo alzare il livello delle nostre aspettative, e che i complimenti, le belle parole e i fiori dovremmo riceverli quotidianamente. Anche le canzoni, perché avere qualcuno che canta per te é sublime specialmente se questo qualcuno é talvolta stonato, ma canta con la voce del cuore. Siamo donne è vogliamo sicurezza, presenza costante ma soprattutto desideriamo  essere salvate o ancora meglio sentirci sempre protette, perch

Au revoir! divagazioni prima di un viaggio.

La possessione della gelosia l'ho presa da D'annunzio. Ai tempi in cui leggevo l'Innocente e le Vergini delle Rocce non avevo diciotto anni ancora e già mi immaginavo a soffrire quella tortura senza nome che torce le membra. Basta parlare di Parigi. L'esperienza di un viaggio allieta la mente per una razione di tempo circoscritta dopo bisogna passare ad altro per non annoiarsi e non inaridirla, la mente. Non abbiate timore, non condividerò tutti i miei spostamenti con voi, solo i più significativi o quelli che raffiorano nella mia mente ricordi, sensazioni narrabili.  Mi preparo a due nuove partenze, di cui non credo scriverò ,sempre,perché ci sono cose, come scrivevo in uno dei primi post, che appartengono solo a noi. Ecco che ritorna la possessione della gelosia dei miei pensieri, che solo da poco condivido in un blog. E poi c'e sempre la questione di me devota ma senza costanza,che non ha ben preciso nella mente per quanto ancora questo blog andrà avanti.

Citazione della settimana

"Amatevi come compagni di viaggio, con questo pensiero d'avere a lasciarvi, e con la speranza di ritrovarvi per sempre". ( I promessi Sposi) Manzoni Alessandro, quello vero, mi è sempre piaciuto.

Una domenica senza pretese, Parte Prima : Napoleone il piccolo ma grande

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La domenica a Parigi c'é un gran da fare : colazione da Paul, preghiera al Sacre Cour e fila interminabile al Louvre solo per ammirare quanto Napoleone sia stato piccolo... Piccolo sí, piccolo ma grande.. "grande mano lesta fuor ogni dubbio" aggiungiamo noi, tra un reperto della Magna Grecia e una Madonna di Agostino di Duccio. La storia di ogni civiltà in un solo,maestoso,edificio chiamato Louvre ...  Potenza assoluta della grandezza di un uomo di gusto, perché se ci pensate bene osservando le opere, gli interni e tutto il resto, Napoleone aveva proprio un ottimo gusto. Dalle nozze di Cana del Veronese, alle battaglie di Paolo Uccello passando per tutte le Vergini e le rappresentazioni sacre di cui ha privato, soprattutto l'Italia, ogni opera é di una bellezza struggente che la Monnalisa a confronto mi pare il meno degno di nota tra tutti. Ma ahimé, questo è il mio modesto e inutile parere, sicché la folla abbonda e lei la Madame  è sempre impegnata a far foto e rice