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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Impronte di un anima a colori. A tu per tu con Manuela Manes

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Ho sempre pensato, con indubbio candore, che Wim Wenders avesse ragione nel sostenere che la vita sia a colori seppur la realtà in bianco e nero, così come ho sempre pensato che nel corso della storia di tutte le arti il colore con ogni sua sfumatura fosse fondamentale per un'opera d'arte fino ad arrivare all'idea di innamorarmi di opere d'arte quasi prive di immagini e cariche di sentimenti a colori. E quando scrivo ciò non mi riferisco solo a quei grandi artisti astratti dei secoli scorsi come Rothko, Clyfford Still, Pollock ecc ecc, ma mi riferisco a quegli artisti contemporanei con i quali, fortunatamente, giorno dopo giorno ho la fortuna di approcciarmi. L'artista Manuela Manes, è tra loro, la quale dipinge con forza i sentimenti e le emozioni della sua anima solo attraverso il colore. La sua pittura astratta è fatta di colori che vengono da sue esperienze, stati d'animo personali rendendo ogni opera una mappa emotiva nelle quali lascia un po' del

Da Armory Week a Miart con gli artisti di Piero Atchugarry Gallery. Part 2

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Mancano pochi giorni all'apertura della nuova edizione di Miart 2016, tanto alte le aspettative, che senza ombra di dubbio verranno ampiamente accontentate. Il Miart è la fiera per eccellenze in Italia, e non me ne voglia Bologna che ormai è stantia con i fianchi un po' molli, ma Miart brilla di una luce diversa, più nuova, più seducente, più internazionale. Abbiamo constatato che molti anzi troppi artisti italiani in cui magari riponiamo ogni giorno tante speranze, una volta varcato il confine non esistono, hanno un presente talmente piccolo che se li cercate nei risultati delle aste il nome ve lo porta come un errore. Per fortuna però Miart, la fiera della bella Milano, si guarda oltre e indaga finalmente gli artisti del panorama internazionale che hanno un vero presente, e mi riferisco in questo caso a Brookhart Jonquil, giovane ma ormai affermato, artista americano che ho avuto modo di conoscere personalmente un mese a incontrare all'art fair Pulse New York, alla qu

Da Armory Week a MiArt con Piero Atchugarry Gallery. Parte 1

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Qualcosa finalmente arriva a Milano, dal Macrocosmo dell'arte internazionale, direttamente per il pubblico di Miart : Artur Lescher. Nato a San Paolo in Brasile, inizia il suo percorso artistico nel 1983. Dedito alle grandi opere monumentali e soprattutto plastiche, Lescher ci permette di viaggiare seppur restando immobili dentro le sue opere d'arte. Come le vedute ottocentiste, le grandi opere di Artur Lescher predominano lo spazio che abitano. Artista plastico, dalle grandi opere monumentali, Lescher ci insegna con le sue opere che l'arte ha luogo nei luoghi. E' così che ogni sua opera si origina dai giardini pittoreschi, dal vedutismo ottocentista, ed è anche il luogo dove si esplica l'esperienza spettatoriale di massa che tanto mi porta alla mente quel gran genio di Walter Benjamin, che non so voi ma per anni ne divorai ogni parola scritta. A suo dire, e mi riferisco a Benjamin, la pratica dello spazio è per l'appunto un'appropriazione tattile più