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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Libero Ai Wei Wei. Liberi tutti.

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Ho sempre pensato , con indubbio candore, che l' arte non dovesse erigersi a manutengolo di una fazione politica ne tantomeno semplificarsi in banali e malconce denunce sociali senza una consapevolezza d utilizzo dello strumento arte come parola. Questa bizzarra convinzione l ho maturata col tempo, approcciandomi dopo anni di studio d arte antica o classica, fate voi, all'arte moderna e contemporanea in cui sembra essersi persa una certa bussola d orientamento in quello che potrebbe essere definito "il bello per il bello". Mi sono ampiamente scontrata con me stessa in questi anni, avviandomi,a tratti, verso una quasi chiusura nei confronti di molti artisti contemporanei ai quali, quasi per preconcetto non ho mai indagato sino in fondo. Ma oggi sono qui a scrivere di Ai Wei Wei, che con qualche mio professore della vecchia scuola, ho quasi imparato a demonizzare senza conoscerlo. Errore gravissimo, alla quale poche settimane fa, sono riuscita a porre rimedio.