Scoperti e Riscoperti. (Breve viaggio in un polo fieristico).
Tutto ciò che non è immediato é nullo. È nell'immediatezza dello stupore che risiede la vera essenza della scoperta di un' opera d'arte. Qualcosa di tanto intimo, da annidarsi in quella foresta che è la nostra psiche senza più uscirne. Una voce smorzata come il rumore del vento in un tono che sorprende, e talvolta si disperde. Perché le opere d'arte sono prima di tutto emozione. E l'emozione arriva subito all'occhio, che è la sentinella del cervello, che ne viene subito colto e ammaliato. E nell'istante successivo ti viene voglia di afferrarla, l'opera d'arte, di toccarla, in un turbine di curiosità che è fascinazione e voglia di scoperta. Ma la consapevolezza, quella viene in un secondo momento ed è difficile spiegarle le opere d'arte , a parole, se ne può dare in ragguaglio in base alla propria memoria,a volte storica. Le fiere d'arte oggi, come i Salon Parigini, ieri, sono un turbinìo di emozioni fugaci, talvolta indelebili, in cui sc