L'arte contemporanea oggi nei colori di Adele Pepe

Qualcuno mi ha insegnato, non moltissimi anni fa, che Chagall è sogno e a volte i sogni possono essere blu. Lo stesso qualcuno,mi ha insegnato che tutta l'arte è contemporanea e che ciascun quadro esiste nel presente in quanto esiste nella nostra contemporaneità.
Ultimamente sono stata più del solito devota ma senza costanza, tralasciando così il mio blog, con post a metà che non ho portato a termine, e non perché non avessi pensieri da rendere in forma scritta, ma più per la noia di renderli pubblici. e perciò non ho scritto di molti viaggi, di alcune fiere e di altre mostre, senza un vero motivo che non fosse la noia che mi coglie a star davanti ad un computer mentre me ne potevo andare girovagando di qua e di là per Musei, Fondazioni e città d'Europa. Meraviglie quindi che ancora oggi tengo per me. Ma d'altra parte non tutto vale la pena di essere condiviso, ed alcune volte le cose non raccontate sono le più preziose.
Ma oggi mi sento più costante del solito.
Ho scritto davvero poche volte di artisti contemporanei, di artisti viventi che con tutte le loro forze cercano di trovare un loro posto nel mondo dell'arte di oggi. E questo però non per la poca costanza ma per scelta. Sono pochi gli artisti di oggi, meritevoli della mia stima... alcuni bravissimi ma con una personalità talmente labile e volubile da far passare nel dimenticatoio il loro talento, altri invece talmente saccenti e poco talentuosi che non valgono nemmeno il fiato che consumano, ed altri, pochi, pochissimi, che direi mi piacciono a tutto tondo, come fossero una scultura del Canova, e non parlo di quei mostri sacri dell'arte contemporanea che stanno nei musei più belli e nelle gallerie più patinate. Parlo di quegli artisti che ogni giorno vivono facendo i conti con la loro crescita artistica, aspettando il momento giusto per emergere. Quegli artisti senza tante arie, che con la loro semplicità trasformano in immagini quello che hanno dentro. Perché badate bene, se c'è una cosa di cui sono convinta è che lo STILE non esista e che ogni artista riversi sulla tela (e altri supporti) nient'altro che il suo temperamento... Perciò mi distacco da quegli eretici che scrivono " quell'artista ha uno stile " ... "lo stile di quell'artista" e vattelapesca. Piuttosto penso che un artista, sia tale, quando riesce a maneggiare con consapevolezza ciò che ha dentro e trasformarlo in bellezza. Perché pensatela come volete, ma l'arte soprattutto oggi dovrebbe essere bellezza, e questo c'è l'hanno insegnato Michelangelo, Leonardo e Raffaello, senza i quali, noi Italiani avremmo un'identità a metà. Ovvio però ci sono quegli artisti di cui accennavo prima che pur riuscendo a creare la bellezza in un immagine hanno personalità talmente leggere da accapponare la pelle e quindi mi chiedo vale anche per loro la teoria del temperamento che si riversa sulla tela, oppure si limitano a "temperare" e basta realizzando opere dall'animo fittizio? Questo non lo so, forse più avanti troverò la risposta, per adesso non me ne curo.
Vedo ogni giorno tanti artisti, altrettante opere, ma solo alcune rimangono impresse nella mia mente. E non per altezzosità, ma perché la mente è così, fa una selezione inconscia di ciò che piace, il resto lo cestina. Ed è anche per questo che raramente mi diletto a scrivere sugli artisti contemporanei, e non perché molti di loro non lo meritino, ma perché mi risulta davvero difficile dare un giudizio che sia obiettivo, in quanto l'obiettività nell'arte contemporanea credo esista poco. Si tratta fondamentalmente del gusto personale del Gallerista, Collezionista, Critico etc etc. Ma oggi faccio uno strappo alla regola per un'artista in cui si racchiudono tutte quelle belle caratteristiche di cui vi parlavo prima : anima, colore, talento, sentimento e ovviamente temperamento. Il suo nome è Adele Pepe.
Era un poche volevo scrivere di lei, del suo percorso, di quello che fa di come pensa, ma non ne avevo mai avuto modo, sembrava non essere mai il momento giusto. E forse non lo è ancora per scrivere una vera critica, e non della ragion pura, quella lasciamola a Kant, ma qualcosa che colpisse e che viene direttamente dal suo macrocosmo.
Quando penso a lei mi viene in mente una canzone bellissima di John Lennon : Woman is the Nigger of the world. E questo per la sua forza, il suo coraggio, la sua intraprendenza e tutto quello che è, e ciò arriva dalle sue tele in cui la forza sta nei colori che si mescolano,si fanno spalla l'uno con l'altra come fossero in energia con un'Universo che è tutto suo, che se solo se ti sporgi realmente riesci ad entrarci. Qualcosa arriva dal suo microcosmo, in questo video d'artista, che mi ricorda tutti i video d'artista che guardavo ai tempi dell'università... Pollock, Picasso, tanto per citarne alcuni.  E non perché lei si senta come loro, anzi la sua umiltà, che poi è la sua stessa forza, la portano ad indagare altri mondi, nuovi per un artista contemporaneo oggi. E quando penso ad Adele Pepe come artista, mi ritorna in mente la visione dell'artista stregone/creatore, quello tanto ambito ai tempi delle avanguardie storiche del secolo scorso.... mi ritornano in mente il percorso sciamanico di Pollock, i sogni di Chagall, la forza del dolore di Matisse e l'energia vitale di una grande donna di Santa Fè, Georgia O'keefee. Adele Pepe è l'unione di tutte queste forze insieme, racchiuse in un unica donna, il cui percorso artistico cresce ogni giorno, così come il suo percorso interiore. Alcuni iniziati direbbero che sta levigando la pietra grezza che era per trasformare il suo lavoro in maniera alchemica aggiungo io. L'incontro con lei, artista e donna, è per me un viaggio ricco di emozioni, nuove scoperte, tanti colori, che ogni giorno diventa sempre più sorprendente. Tanto sorprendente che egli stessa se ne sorprende riempendosi gli occhi sempre di nuove meraviglie.
Questo video, in cui questa donna alata prende forma e rimane sospesa come tra il nulla e l'addio ha una forza che se ci fosse qui Chagall la prenderebbe per mano e la porterebbe con se nei suoi di sogni.
Ecco il video :

Adele Pepe Viaggio Astrale

buona visione o buon viaggio

Mariella Casile


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