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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

Momento Nouvelle Vague

Jules e Jim - Jeanne Moreau - Le Tourbillon: http://youtu.be/2-oMudugEgg

I raschiatori di Parquet, una nuova visione.

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Il quadro che tra tutti preferisco e che ogni volta rivedo con occhi pieni di nuova meraviglia è il capolavoro di Calleboitte del 1875 : I raschiatori di parquet! Lo adoro, lo trovo sublime, di una profondita assordante ma al tempo stesso carico di soave leggerezza. Il punto di fuga dell'opera è li davanti a me e mi invita ad entrare. Questa volta però non sono da sola, c'é Agostino con me, che ha gli  occhi di un bambino e la delicatezza dell'artista che é. Ci perdiamo nella prospettiva reale di un lavoro manuale tanto antico,tanto gestuale. Nuovi particolari balzano davanti ai nostri occhi in un susseguirsi danzante di parole ed emozioni e si vola da un'area semantica all'altra. Il rigore di Calleboitte disfa le nostre menti, con il  suo realismo, con le posture dei suoi raschiatori quasi fossero eroi antichi e ci sembra quasi di sentirlo il profumo di quel parquet ed il sudore di quelle schiene. Un capolavoro del realismo francese che a differenza degli altri

Courbet o il Funerale che ha cambiato l'arte.

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Secondo giorno a Parigi : Museo d'Orsay, la culla dell'impressione. Poca folla ma poco rumore oggi al d'orsay, quasi una calma apparente. Mi dirigo senza meta, è sempre una prima volta di nuovi particolari. I mitici orologi sembrano essere sempre diversi: ora più grandi, ora più piccoli ecc ecc ... Un nuovo quadro di Picasso sbuca tra un Toulose Lautrec e l'altro et voila attraversiamo la parigi di ogni tempo. L'impressione regna sovrana in tutte le sale, la gente rumoreggia, bisbiglia, cerca di strappare una foto qua e la e i più interessati maneggiano una guida audio senza anima. Non mi curo dell'impressione, e senza indugio mi dirigo verso lo spazio dedicato a Courbet! Ah, Gustave Courbet, che carattere turbolento che fu! Eppure fu uno dei miei primi amori artistici, per la sua forza, il suo realismo, il suo temperamento e la storia delle sue opere rifiutate da Napoleone ai Salon..  Sono qui davanti al finto semplice, capolavoro che ha ribaltato ogni ca

La Nouvelle Peinture o Montmartre 15/40

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Pensavo di tediarvi con la  Nouvelle Peinture e tutte le storie di qualche post fa, ma Parigi é un tuffo al cuore, ed ogni volta, io stessa me ne meraviglio. Nel bene o nel male, nel dolore e nella gioia questa città è protetta dall'amore. Un amore enorme che non importa come sia andato a finire perché quello che conta è che ci sia stato ma soprattutto che sia stato grande, infinito. Oggi il memento della Nouvelle Vogue mi rapisce e mi fa amare in bianco e nero ... Amore e Fede, Amore e Preghiere tra uno sguardo in macchina di Tirtignant e un languido saluto di Jeanne Moreau. L' amore di un Hommes et una Femmes a Montmartre 15/40 riecheggia nella mia mente ancora e il dabadabadaba mi tiene per mano mentre come una Pellegrina di giorno, mi incammino verso Montmartre dove migliaia di fedeli o semplici curiosi dal mondo, lasciano una speranza, una preghiera perché le cose nel cuore non finiscono mai. Ho visto la montagna e ci sono voluta salire ... E non intendo fisicamente... 

Apologia di un mancato post. Espressione,Impressione.

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Apologia di un mancato post. Siamo al giorno numero 3 del mio blog e già eccomi a mettere in piedi un'apologia per una storia che non ho voluto raccontare. La volonta c'era, la costanza anche ma la forza era un'attimo andata a prendere da bere. Volevo scrivere della Nouvelle Peinture, di Edmond Duranty in duello con Manet nella foresta di Saint German, del sonetto con Degas, dei fiori del male, della galleria Durant Durel e ancora del pittore Luis Martin e della nascita di "un'impressione", ma un'espressione ha vinto sul debole e lieve touch della mia tastiera. Senza rendermene conto il titolo che ho dato a questo blog, se ridotto ai minimi termini, é proprio Espressione ( Der sturm, rivista attiva a Berlino sull'espressionismo); Impressione ( La Nouvelle Peinture, manifesto dell'Impressionismo ). Avrei potuto semplificare tra i meandri eruditi della mia mente e magari rendere più semplice il tutto. Ma non credo sia il mio caso. Le cose semplici

La Nouvelle Peinture o preparazione di un Viaggio a Parigi.

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        Diavolerie moderne per blogger alla moda, invadono i mie spazi pubblicità. Come se non ci sia niente di più urgente che impostare al mio neonato blog, uno sfondo alla moda,grintoso, lontano dalle mie tonalità grigio serafiche. Mi sono svegliata presto oggi,non ho letto nessuna news strappa capelli, nessuno ha scoperto una nuova America, tanto meno una vecchia Inghilterra. O forse io sì, nella mia dolce e suggestiva tenuta di campagna inglese di BabingtonHouse, ma non avevo ancora un blog, perciò vi racconterò di quel luogo più avanti, in uno di quei momenti di noiosa,malcapitata nostalgia. Capita di visitare le stesse città per svariate ragioni, e ogni volta è sempre una nuova scoperta, chissà come si sentiva il livornese Modigliani ogni qualvolta tornava a Parigi. Dicono avesse un brutto carattere, ma d'altra parte Cezanne non fu da meno, sempre da quello che dicono! Parigi, la Ville Lumiere rumoreggia nella mia mente e penso a quella valigia  ancora non pr

Da Tamerlano il Grande a Der Sturm: Cinque buone ragioni per un Non Blog - Parte Prima

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Sciolgo il ghiaccio con la tecnologia e decido di liberarmi delle lunghe penne con le piume e l'inchiostro prese in eredità da Kit Marlowe ai tempi di Tamerlano il Grande. Sciolto il ghiaccio ecco che inizio una nuova fase della mia latente grafomania, che non più sosta solo tra le mie scartoffie private, ma adesso grazie ad un telefono sosta sul mondo internet. Spinta dalle mie capacita elettive, diverse da quelle tanto amate da Goethe e dai fratelli Taviani, dove non accade nessuna magia se non quella della nascita di un blog, che forse vi annoierà....perché sarò incostante, non sempre precisa e molto spesso prolissa come Tolstoji in Anna Karenina o in Sebastiopolis, fate voi. Dunque,ci sono molti motivi per non leggere un blog, ma altrettante ragioni per farlo potremmo dire,ad esempio quando l'arte si racconta con voci antiche dicendo cose nuove. Ho sempre pensato che approcciarsi all'arte contemporanea fosse solo una preferenza di gusto dopo aver studiato tutta la Sto

Der Sturm di Espressionismo Astratto: Cinque buone ragioni per un Non Blog - Parte Seconda

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Tutto il mondo ha un blog. Scrive, pubblica, fotografa per raccontare e raccontarsi, impressionare o impressionarsi dalla piccole cose quotidiane fino ad arrivare a quegli enormi pensieri sulle questioni contemporanee e vattelapesca.  Io non ho mai avuto un blog, il perché è semplice : sono incostante.  Devota, ma senza costanza, forse per compensare l'ardita fiamma della mia tenacia.  Tamerlano il Grande,tra i più,voleva la Persia ma come la ottenne.?!?.. Questo non ci è dato approfondirlo,ma sicuramente avrà avuto costanza..   Oibò!  La costanza  di scrivere è in eugual misura e strettamente legata alla voglia di voler descrivere qualcosa di sensato condivendola con estranei, e non sempre ne  sono colta, perché alcuni post sono nostri, ci appartengono semplicemente. Nessuna violazione. Al contrario della violazione ai canoni che la rivista Der Sturm fece nel 1919 quando vide i natali in una Berlino inconsapevole. Ai tempi, le menti erudite del nostro Paese italiano, scrivevano