Tribute in Light. 11 Settembre memorial by Paul Myoda.

Il terrorismo uccide. Il terrorismo ha ucciso. Il terrorismo può uccidere ancora.
É questo il mood di oggi, mentre si avvicina quella data indicibile e indimenticabile, non solo per gli Americani che é l'11 settembre.
Un nuovo mostro inventato, nutrito, allevato come una serpe in seno é questo maledetto e instabile terrorismo che ci viene a sorprendere fin dentro le nostre case, fin dentro le nostre anime. Un'invenzione tanto reale da far male soprattutto nei ricordi di chi un pezzo di cuore l ha perso quell undici Settembre.
Il patriottismo americano, in passato l ho sempre trovato a tratti stucchevole.. sono degli yankee, figli di una terra senza storia e l'unica storia che hanno sempre conosciuto é stata la conquista, il sopraffare le altre civiltà per imporsi e alla fine quasi deporsi.
L ho capito con il tempo, abitandolo questo grande, grandissimo Paese, che loro meglio di noi invece sono figli di grandi uomini dagli altrettanti valori patriottici da Roosevelt a Jimmy Carter, da Washington a Martin Luther King. E non importa la lotta razziale, non importa nulla, ciò che importa é il grande spirito che li rende una grande Nazione seppur adesso in declino. Un declino voluto da Bush senior e junior, senza esclusione di colpi, e non me ne vogliate se per la prima volta esterno una mia idea politica. Ma proprio non c'è la faccio a vedere questo Paese al collasso. Un Paese in ginocchio che oggi sceglie il male minore tra i candidati alla Presidenza. Un Paese terrorizzato dalle stesse persone che avrebbero dovuto proteggerlo. Un Paese che vive nel terrore e non riesce a dissimulare, un Paese che ha nel cuore il peso di questo 11 settembre. Un Paese che piange lacrime di petrolio.
In questi anni li ho visti, li ho ascoltati raccontarmi e raccontarsi di questa tragedia che é davvero solo loro e noi non possiamo capirlo. Tutta un'altra cultura. Saranno sì degli Yankee, ma vi posso assicurare che questi Yankee hanno molta più empatia della nostra che di nobile abbiamo tutto tranne che il cuore. A tratti. A tratti molto lunghi.
Oggi é 10 Settembre 2016 e domani saranno passati ben quindici anni da quella terribile tragedia che ha cambiato le sorti del mondo , e ci fa vivere in un costante clima di guerra. Forse lo aveva previsto Nostradamus, forse non ci aveva pensato John Lennon, ma il clima é teso. É un clima da fragole e sangue.
Ma in questo clima c é una luce, la luce infinita dell'arte, che da stanotte illuminera la città, rendendo immortale tutte le vittime di quel terribile 11 Settembre 2001.
Eppure penserete, che ho sempre sostenuto che l arte non doveva ergersi a mantengolo di una fazione politica, eh bé, vi posso assicurare che qui la politica non c entra, qui si tratta di rendere attraverso l arte, migliore la vita di tutti i giorni e di rendere immortali tutte le vittime per cui l'istallazione Tribute in light é stata pensata.
Era il lontano 11 marzo 2002, sei mesi dopo gli attacchi al World Trade Center  due fasci di luce rosa nel cielo notturno appena a nord di Ground Zero , illuminava il cielo ,in onore dei caduti dell'11 settembre. Da allora ogni anno l 11 settembre questi due grandi fasci di luce si innalzano proiettando luce per quattro miglia verso il cielo.
L'installazione di arte pubblica , Tribute in Light , ora è diventato un permanente aggiunta al WTC Memorial ed è illuminato ogni 11 settembre , proiettando luce quattro miglia verso il cielo . 
Paul Myoda é uno degli artisti principali al progetto Tribute in Light.
I suoi disegni concettuali catturano l impatto visivo ed emotivo Dell installazione. É difatti, proprio il suo lavoro a fornire il supporto principale della produzione dell' installazione.
Io Paul Myoda l ho conosciuto, una domenica mattina di cielo sereno con tanto freddo, come c è ne sono tante a Manhattan d inverno. Lui é per definizione lo scultore della luce. Mi piace definirlo così da quando ho iniziato a seguire il suo lavoro grazie al Gallerista Piero Atchugarry, che in quanto ad artisti, riesce sempre a saperne una più di me e a sorprendermi.
Paul Myoda é uno di quegli artisti tanto bravi tanto particolari, non mi ha stupido che fosse tra i protagonisti e ideatori del Memorial per le vittime Dell undici settembre. Lo vedi nei suoi occhi nelle sue accortezze che la luce c e l ha anche dentro e non solo nei suoi lavori. Ho sbirciato  tra i suoi progetti, che dispone regolarmente tutti a terra in ordine sequenziale e ordinato affinché agli occhi tutto sia chiaro e limpido come la migliore delle luci. É un inventori, di quelli usciti da una nuova dimensione , impegnati in tutto ciò che é il bello. Il lavoro di Myoda in Tribute in Light é rendere immortali tutti quei suoi compatrioti che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Fasci di luce come memoria storica e collettiva, ma soprattutto abbagliante e indelebile, affinché nessun crimine che sia di guerra o di terrore possa mai essere dimenticato.
Thanks to  Paul Myoda e Piero Atchugarry.
www.tributeinlight.com

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