I raschiatori di Parquet, una nuova visione.

Il quadro che tra tutti preferisco e che ogni volta rivedo con occhi pieni di nuova meraviglia è il capolavoro di Calleboitte del 1875 : I raschiatori di parquet! Lo adoro, lo trovo sublime, di una profondita assordante ma al tempo stesso carico di soave leggerezza.
Il punto di fuga dell'opera è li davanti a me e mi invita ad entrare.
Questa volta però non sono da sola, c'é Agostino con me, che ha gli  occhi di un bambino e la delicatezza dell'artista che é.
Ci perdiamo nella prospettiva reale di un lavoro manuale tanto antico,tanto gestuale. Nuovi particolari balzano davanti ai nostri occhi in un susseguirsi danzante di parole ed emozioni e si vola da un'area semantica all'altra. Il rigore di Calleboitte disfa le nostre menti, con il  suo realismo, con le posture dei suoi raschiatori quasi fossero eroi antichi e ci sembra quasi di sentirlo il profumo di quel parquet ed il sudore di quelle schiene.
Un capolavoro del realismo francese che a differenza degli altri non grida alla giustizia proletaria, ma ci sussurra, per dirla alla maniera di Emil Zola, una sfrontata accortezza del particolare.

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