La Nouvelle Peinture o preparazione di un Viaggio a Parigi.

 
 
 
 
Diavolerie moderne per blogger alla moda, invadono i mie spazi pubblicità.
Come se non ci sia niente di più urgente che impostare al mio neonato blog, uno sfondo alla moda,grintoso, lontano dalle mie tonalità grigio serafiche.
Mi sono svegliata presto oggi,non ho letto nessuna news strappa capelli, nessuno ha scoperto una nuova America, tanto meno una vecchia Inghilterra.
O forse io sì, nella mia dolce e suggestiva tenuta di campagna inglese di BabingtonHouse, ma non avevo ancora un blog, perciò vi racconterò di quel luogo più avanti, in uno di quei momenti di noiosa,malcapitata nostalgia.
Capita di visitare le stesse città per svariate ragioni, e ogni volta è sempre una nuova scoperta, chissà come si sentiva il livornese Modigliani ogni qualvolta tornava a Parigi. Dicono avesse un brutto carattere, ma d'altra parte Cezanne non fu da meno, sempre da quello che dicono!
Parigi, la Ville Lumiere rumoreggia nella mia mente e penso a quella valigia  ancora non pronta e al check in online con cui non ho ancora imparato a destreggiare. Non sono una persona avezza alle diavolerie tecnologiche, e questo si era capito, tendo all'antico, e non riesco ad accettare che tutto si possa fare in un solo click. .
Ma tornando a Parigi, e in questo caso il verbo tornare ci sta proprio... ripenso alla mia Nouvelle Peinture... oddio non proprio mia, vecchia qualche secolo semmai, e appartenente al soave, poco clemente Edmond Duranty. Ma mia,e  non perché  me ne voglia attribuire la scoperta o qualcosa di simile, ma come fosse qualcosa di affettivo a cui mi legai nella mia prima estate a Parigi nel 2009.
Al tempo avevo un'età in cui niente sarebbe stato fuori portata. Ero rientrata da un periodo magico nell'ovest degli Stati Uniti,ma questa è un'altra storia. Una storia più grande, la storia di tutte le storie.
Divago da un'area semantica all'altra per dire cose vecchie con parole nuove, nell'attesa di vivere le ebbrezze del Moulin Rouge e Pigalle...





 

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