Secondo giorno a Parigi : Museo d'Orsay, la culla dell'impressione. Poca folla ma poco rumore oggi al d'orsay, quasi una calma apparente. Mi dirigo senza meta, è sempre una prima volta di nuovi particolari. I mitici orologi sembrano essere sempre diversi: ora più grandi, ora più piccoli ecc ecc ... Un nuovo quadro di Picasso sbuca tra un Toulose Lautrec e l'altro et voila attraversiamo la parigi di ogni tempo. L'impressione regna sovrana in tutte le sale, la gente rumoreggia, bisbiglia, cerca di strappare una foto qua e la e i più interessati maneggiano una guida audio senza anima. Non mi curo dell'impressione, e senza indugio mi dirigo verso lo spazio dedicato a Courbet! Ah, Gustave Courbet, che carattere turbolento che fu! Eppure fu uno dei miei primi amori artistici, per la sua forza, il suo realismo, il suo temperamento e la storia delle sue opere rifiutate da Napoleone ai Salon.. Sono qui davanti al finto semplice, capolavoro che ha ribaltato ogni ca...
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